Sguardi

Amo osservare le persone. Chi lo fa può capire, quanti sguardi restino a mezz’aria senza essere colti, quante intenzioni si manifestino con lievi fremiti del corpo che non hanno seguito. C’è tutto un traffico aereo di sguardi che s’incrociano, di sorrisi che migrano da un capo all’altro essiccandosi o solo fluendo per manciate di secondi. E io sono lì pronto a coglierne l’istante di vita e quello di morte, l’ultimo bagliore prima della definitiva eclissi. Non so quale contorto piacere mi spinga a questo ma è come conoscere un mondo che si cela dietro l’evidenza. Io ricerco, esploro, vaglio e deduco. A volte deduco soltanto che non ho dedotto niente. Voglio sondare luoghi ignorati dalla folla e farli miei. Sono un collezionista di rarità, di farfalle chiamate emozioni. Può essere triste a volte, ci sono solitudini che si abbarbicano al vuoto, che cercano un appiglio ma nessuno glielo porge. Penso che vorrei essere quell’appiglio. Ma sono una persona sola anch’io in quel momento i miei appigli sono esili liane sospese nel vuoto, reggono appena il peso dei miei pensieri sfilacciandosi inesorabilmente. Così passo a un’altra liana e conto i secondi che mi separano dalla rottura. Ci sono altri sembianti, altre sfumate colorazioni dell’anima. C’è sicurezza nell’aria, perversione, dolcezza, bisogno di affetto o solo di non-indifferenza, c’è un ricettacolo di pensieri. Ho colto una rara Saturnia Pavonia, un esemplare emotivo di essenziale bellezza che mostra sulle ali un poliedrico prisma di confusione. Un ragazzo assente con lo sguardo perso nel vuoto, che percorreva lo spazio senza perdersi in esso. Uno sguardo che cercava se stesso, indecifrabile come lo sono pochi. Che appigli può cercare chi osserva nel vuoto? L’equivoco poi… quello è il mio pane. Scovarlo richiede esperienza e una buona dose di culo. Quella ragazza che posa il tuo sguardo su di te. Attraversa lo sciame di occhiate e si posa sui tuoi occhi, ha scelto te come appiglio. O forse, semplicemente vuole che tu lo creda, la vanità muove i suoi intenti e cerca solo l’ennesimo sguardo che la idolatri. L’Inganno si cela ovunque e attende la sua vittima. Probabilmente sto solo cercando di dare un’impronta di unicità alla mia esistenza, setacciando l’aria in cerca di uno scopo o solo di un’individualità. Quanta paura mi fa la banalità… è morte la banalità. Continuerò ad accrescere la mia collezione, sono abbastanza stimato per questo! Già, perché distinguere una farfalla da un’altra non è facile e ancor meno lo è quando le farfalle sono ancora mummificate in bozzoli di crisalide. Scovare un pensiero al di là della sua manifestazione, della sua maturità è un vezzo che mi contraddistingue. Un pregio-difetto che può far male, quando capisci che quella persona che vorresti amare sta volando via da te e vedi in quelle sfavillanti saette che pensa di nasconderti la verità della fine o solo del degrado. Ma le passioni si sa, non si scelgono. Si possono solo coltivare e nella mia bacheca mancano ancora tanti esemplari, manca l’esemplare più raro. Per cui auguratemi “buona ricerca!” se vi va.

Sguardiultima modifica: 2004-06-22T17:01:17+02:00da cat_stevens
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2 pensieri su “Sguardi

  1. cattone desgrasià… sempre a caccia tu.. e dillo che la collezione di farfalle ti serve allo… scopo… eheheh (1) il folletto ha scritto di te se ancora non lo sai (2) ti capisco…capis co ogni maledetta parola che hai scritto (3) quando cacchio ti becco in chattola? (3) diventa un po bastardo ti prego (4) se usciamo insieme facciamo una strage (5) brenda mi ha messo in lista nera… uuuuaahahahahah a ciao cattone socio mio.. a presto

  2. socio.. non studiare troppo che ti si infumega il cervello… ehehhe torna presto.. sta casa spetta a te!!! ciau

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