È morto Fric

Tempo fa li comprai come si comprano tanta vite, con pochi spiccioli. Ero con la mia ragazza e avevo voglia di avere dei figli, mi sono accontentato. Uno rosso, l’altro eburneo e due nomi simpatici Fric e Tony. Fric era quello ambiguo. Un bel giorno rientro a casa dopo il fine settimana e li chiamo: “Fric, Tony! Papà è a casa, ora vi da la pappa!” Entro nella loro stanza (il cesso) e trovo Fric intento a fare il morto. E’ sempre stato un ciprinide allegro Fric. Poi ho realizzato che non stava giocando punzecchiandolo con un cotton-fiocc intonso. E’ iniziato il dramma, mi sarà scesa almeno una lacrima, una lacrima e mezzo. L’ho guardato mentre volgeva il suo sguardo da pesce mediointelligente al nulla e ho deciso di dargli degna sepoltura. E’ stato straziante tirare lo sciacquone del cesso. E’ morto nel suo ambiente, Fric, ha “cessato” di vivere più o meno nello stesso momento in cui è morto il mio sentimento per lei. Vite parallele che si incontrano all’infinito… Non ho pianto per entrambi, è strano. Quando è morta la mia cagnolina è stata la volta in cui ho versato più lacrime in vita mia, quella forma di amore puro ancora oggi mi manca. Ora Tony è rimasto solo, boccheggia nella sfera e non deve litigare più per dividere le caccole con qualcuno, sono tutte sue ora. Chissà cosa pensa e se mai avrà pensato qualcosa. Il mondo di un pesce rosso è confuso e limitato come quello di un uomo, la differenza è nella percezione. L’uomo sbatte su pareti invisibili, sui contingenti limiti al margine tra un raggio e la sua luce. Il pesce sbatte su viscide pareti, sfiora il limo del fondale, e si avvale di uno sguardo lippo e poco colorato. Eppure è più felice di un uomo, non avverte i suoi limiti o se lo fa non lo dice. Qualcuno mi ha fatto le condoglianze e io ho ringraziato con un sorriso malinconico, poi con una rumorosa risata. Ma dai! Chi se ne frega di un pesce rosso! Amo gli animali ma non posso certo occuparmi della loro morte, ci sono morti più importanti e le lacrime sono una merce preziosa per me, posso usarne poche e le dedicherò a chi amo. Per tutti gli altri restano lacrime diverse, pensieri d’inchiostro o trasfigurazioni nel sogno, bit vaganti per la rete o solo disegni sulla sabbia.

È morto Fricultima modifica: 2004-06-29T14:54:46+02:00da cat_stevens
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