Un dialogo

 Dove sei?
 Nella singolarità, nell'eccezione statistica, nel modo curioso in cui si forma la neve anziché il ghiaccio.
 Allora hai freddo? O soltanto sei immobile come il primo istante?
 Se il freddo esistesse allora sarei gelido ma ora c'è solo vuoto a permeare l'aria e il vuoto proclama e propaga solo se stesso.
 Un'eco di silenzio non è un'eco ma solo un parto malato di gravidi neuroni.
 Forse è vero. Ma un'eco di silenzio è anche un'onda di anti-rumore che segue il dipanarsi di voci nell'aria. È l'ombra sonora di un canto iterato, non sappiamo definirla ma non possiamo ucciderne la verità.
 Quindi siamo solo una definizione che dio ha dato ai suoi pensieri?
 Siamo una concatenazione di parole fatte di acidi, di venti distillati dal corpo e vomitati in armonica assonanza, di energie potenziali che incantano e distruggono nell'atto del loro divenire.
 Siamo non-essere? Anche questo non si può definire…
 Il tempo è non-essere, l'anima lo è? Forse solo l'inconcepibile è davvero inesistente e il resto è realtà tangibile o impalpabile, ineffabile ma perentoriamente innegabile.
 Capirò?
 Questo non si può capire, si può solo attenderne la rivelazione. Sceglierà lei se fare di te il suo proselito o solo la sua dannazione. Attendere fin quando il tempo attenda noi.
 Non si può vivere fin quando non si accetta di morire.
 Questo è capire ma nessuna rivelazione ti è stata fatta, attendi e forse saprai il colore che il prisma ti donerà in cambio di un frammento di memoria o forse di luce.

Un dialogoultima modifica: 2004-10-28T14:11:29+02:00da cat_stevens
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Un pensiero su “Un dialogo

  1. tesoro, quando posso trovarti su c6?? sei praticamente sparito… baci. serena/soleluna /antigone e poi non lo so più: mi sono persa di nuovo e sto cercando di ritrovarmi!!!!

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