Confusione

Eravamo due alibi, due contorni increspati nel tramonto. Eravamo cernie in corsa attraverso viaggi marini. Non conoscevo il senso del pieghevole sogno che ci cingeva come un'onda del mare ma mi rendevo conto che quel senso ero io. La luce dell'est ci abbandonava ripercorrendo l'ovest come un canto nuovo e lei, proprio lei con i suoi occhi smeraldini, era quell'alba. E allora? Mi chiedevo… E allora perché chiedersi che valore abbia il pianto della fanciulla invaghita di Narciso? Nessuno. Narciso ama se stesso e la sua bellezza è il vello d'oro, la sacra reliquia che si presta al sogno senza concedersi alla realtà. Piangere è rinnegare a se stessi di possedere l'elusiva bellezza. Non è così, un pianto è diverso da un pianto dirotto. Ho un cuore e non so usarlo, ho parole e non so piantarle, ho certe notti che mi sorprendono con la loro spontaneità, ho il suo sudore sul cuscino eppure non voglio andarmene, non so scoperchiare il mattino per rimembrarne la notte. E ora… il pensiero di lei su quel letto sofferente… Amo in un modo che mi è sconosciuto.

Confusioneultima modifica: 2005-09-04T23:14:08+02:00da cat_stevens
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