Un sogno

Ero un macchina, di notte, per la strada di casa. D’un tratto un ragazzino mi attraversa la strada.  Repentino, sfacciato, corre dietro un pallone con lo sguardo rivolto a me, quasi di sfida. Freno, tremo, fisso il terrore. E’ lui, sono io. Il passato mi scorre davanti, rischia di morire sotto un paradosso. Il cicaleccio della stella del mattino irrora di musica un frammento d’universo mentre lo sguardo fissa quella visione che permane e devasta con i suoi interrogativi irrisolvibili. Scendo dall’auto e faccio la cosa più logica, gioco con lui, intorno tutto si colora di luce, di voci “passa, dai!”. Se persino il senso di tutto il vivere può riverberarsi nell’infanzia, allora forse val la pena giocare un po’ con quei fantasmi.

Un sognoultima modifica: 2011-07-25T20:05:36+02:00da cat_stevens
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