Apocalisse, ora.

(dentro la mente)

Una particella di legna bruciata attraversa uno spazio per lei infinito, emerge da un labirinto di interstizi ed ostacoli, penetra tra le narici ed affonda fino alle terminazioni nervose, giunge infine al cervello e lo invade generando un turbine di immagini di cui lei, in realtà, non sa nulla.

In un attimo la mente diviene un artista impazzito, rappresenta compulsivamente ogni possibilità, ogni quadro per quanto improbabile, dal nulla si ergono camini accesi, volti del passato vengono affrescati sulle pareti mentali, immagini di vecchi film aleggiano come ectoplasmi smarriti.

E’ come se una favilla cadesse su un deserto di foglie generando infinite e vivide immagini con le sue fiamme, creando un presepe vivente di corpi fiammeggianti. In un solo nitido istante si evolve l’universo nascosto e si estingue nuovamente.

 

(fuori)

Echi tra le rocce, onde d’argilla smossa da un vento alieno, voci dal passato ed ombre tra i flutti. Sembra quasi estasi creativa ciò che distrugge il mio mondo, potrei ammirarla se non fossi impegnato a morire.

Eppure per un istante, il più breve che abbia contato, ho puntato gli occhi al cielo e visto la pace, ho udito tra i maroni di pietra ritmi che conosco, ho visto una farfalla posarsi incurante. Per un istante solo, il disegno di dio mi è apparso chiaro, prima di crollare su se stesso.

 

Apocalisse, ora.ultima modifica: 2011-10-13T16:56:14+02:00da cat_stevens
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