Frammenti

Echi

C’erano una volta un’anima e il suo corpo. C’era un’altalena sospesa nel vuoto. C’era infine un’anima felice che fluttuava nell’aria e due occhi riflesso di notte. C’era un cielo tondo come una calotta cranica e c’erano stelle scintillanti come sogni. C’era un fiume scrosciante come un pianto dirotto e c’erano alberi flessibili e eterni. C’era tutto un mondo in cui mi perdevo. Ora l’altalena dondola su catene arrugginite, nessuno grava su lei. C’è ancora un cielo sferico e immenso e stelle risplendenti gravide di luce e desideri. Non più un fiume di lacrime felici ma d’asfalto grigio. Mi ritrovo in un parco perso in una dimensione frattale a metà strada tra l’allucinazione e l’umanità. Non ci sono canzoni a riempire il mio ricordo, solo echi lontani di risa e una lacrima caduta sulle guance due estati fa e non ancora evaporata.

Echiultima modifica: 2004-07-15T19:27:21+02:00da
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