Frammenti

La chat. Una filosofia?

Ho scoperto che la chat mi piace. Un motivo su tutti, qui si parla con trasparenza. Se uno vuole sesso ti dice “Cercasi ragazza che ingoia”, non ti dice “Scusa sapresti dirmi che ora è?” La chat è anche inopportuna perché molti urlano preghiere al dio Sesso turbando discorsi che col sesso hanno ben poco. Sono i pochi casi in cui m’incazzo. M’incazzo perché magari sto parlando di musica e gli inni al sesso e alla perversione offendono la mia musica offendono le mie emozioni. Mi incazzo perché magari si parlava di scoreggie e quest’insulso individuo mi ha interrotto. Sì, perché anche la scoreggia è musica, un’onomatopeica emozione in musica. Una scoreggia può farti sorridere, può provocare un’emozione… va rispettata, non va mai interrotta! Ma in fin dei conti non m’incazzo davvero. Perché in chat siamo solo anime che vagano. Si sente volare di tutto, un’eiaculazione collettiva di chi spara cazzate, chi insinua preghiere, chi sputa sentenze, chi sporca monitor con posticci screensaver. Eppure mi ci ritrovo, con un buon setaccio la crusca e il grano vengono separati anche se a volte crusca e grano sono nella stessa persona. C’è chi abusa, chi si mimetizza, chi dichiara amore per avere sesso, chi si mostra forte ed è pusillanime. C’è tutto, un caleidoscopico migrare di pensieri nella notte e tra un volo e un atterraggio è sempre possibile sbirciare, anche se solo al buio. nell’io di anime affini. Un Big Brother e noi siamo in sintesi cavia e ricercatore. Mi fermo qui, non esageriamo. La chat è anche una gran cazzata, meno sporca della realtà perchè ne è solo un riflesso ma contemporaneamente più lurida e fetida di qualsiasi incubo perché dietro ogni perversione (anche estrema), spesso si nasconde una persona che conduce una vita “normale”.

La chat. Una filosofia?ultima modifica: 2004-05-11T01:56:23+02:00da
Reposta per primo quest’articolo