A volte

Ho bisogno di un istante di onnipotenza, di ritornare nel me stesso di allora e ripercorrere quel cammino di invulnerabilità che mi ha portato qui. Raccogliere l’energia di cento orgasmi, tutte le polluzioni di un adolescenza e scaricarle con un unico poderoso colpo di penna, raccogliere il succo dei miei pensieri, vedere riversarsi la mia anima attraverso le mie mani, attraverso parole in musica. Osceni accordi, bombardano l’animo come uno sciame di asteroidi che incendiano il cielo. Ho bisogno di questo, di chiudere un attimo le porte del mondo e per sentirmi intoccabile, infinito ed eterno, come la memoria del mondo. Ho bisogno di sapere che i miei sensi sono ermetici al mondo, a mia moglie, a mio figlio, a tutto ciò che può intaccare il senso ultimo del mio vivere. Ho vissuto tante vite, le ho immaginate e sofferte attraverso l’empatia ma ora no, ora ho bisogno di egoismo distillato di comprendere il senso ultimo della mia anima solitaria ed esaltarla e glorificarla come si fa con un dio. A volte, un’anima ha solo necessità di riposare di stendersi in un prato di stelle e conoscersi attraverso il sonno della ragione. Io non volevo dire tutto questo, non volevo condannare nessuno ma solo assolvere me stesso, attraverso l’alcol che finalmente scorre di nuovo nelle mie vene ed illumina le sinapsi di conoscenza.

A volteultima modifica: 2011-03-10T23:57:00+01:00da cat_stevens
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