Epilogo

Stelle come note, punteggiano un pentagramma infinito L’era dell’uomo sta per finire, una parentesi musicale per astri immoti… eppure in sogno ho visto la fine, un impatto cosmico, mille frammenti sparsi nel vuoto, alberi, corpi, un grammofono e la musica di God Only Knows che viola la fisica per un’ultima volta.

Casa

Tante cose finalmente ho capito. La lista dei perché, stilata a sei anni, oggi è quasi tutta esaurita. Di alcune domande la risposta è la domanda stessa, di altre ho trovato il nodo. Chiedevo cosa fosse una casa, “poi te lo spiego”, ma oggi ho capito da me che non esistono case se non esistono persone che ti amano, che … Continua a leggere

4: La stanza degli orrori

Non mi stupii, strano, di trovare il bip della segreteria al mio risveglio. Era una mattina di venerdì e avevo dormito particolarmente bene. Qualcosa in me, la sensazione di conoscere pur ignorando, premetti il tasto e sapevo che voce avrei sentito. “Ascoltami, devo rivelarti un segreto. Non mi perderò in preamboli. Nella tua casa in campagna c’è una stanza che … Continua a leggere

3: Violenza

L’impossibile è avvenuto. Ricordo ancora un episodio della mia adolescenza, lo accettai giustificandolo con una natura pacifica e non violenta ma dentro me, ancora rimorde. E poi quella parola… “vigliacco”, riecheggia insieme all’immagine di me ragazzino. Giocavo per strada, un pallone nuovo di zecca. La mia bisnonna me lo regalò, su di esso capeggiava la scritta “Tango”. Era tirchia ma … Continua a leggere