Casa

Tante cose finalmente ho capito. La lista dei perché, stilata a sei anni, oggi è quasi tutta esaurita. Di alcune domande la risposta è la domanda stessa, di altre ho trovato il nodo. Chiedevo cosa fosse una casa, “poi te lo spiego”, ma oggi ho capito da me che non esistono case se non esistono persone che ti amano, che in tal modo ogni luogo, fosse anche ideale, è un ritrovo domestico, un punto di forza intorno a noi, un’aura di calore. Chiedevo cosa fosse la libertà e perché per alcuni avesse un peso e per altri no ed ho capito che la libertà è solo una misura della capacità dell’uomo di adattarsi alle contingenze, alla sua condizione umana, che nessuno è veramente libero se non prende atto dei suoi limiti. Mi chiedevo se la vita avesse un senso ed ho capito, nonostante mi dicessero che fosse dio, che un senso non c’è per chi non crede in qualcosa e così mi sono rassegnato ad accettare il senso più effimero e misero cui l’uomo possa aspirare, l’individualità. Ho perso anni stando con la persona sbagliata, amandola e riempiendola di attenzioni, curando ogni aspetto della sfera di coppia, da quello sessuale a quello sentimentale. Ho perso anni, poi ho smesso di farmi seghe ed ho scoperto che la felicità esiste ed ha il suono piacevole di un vagito e che in fondo ognuno ha il suo senso ed ha la sua felicità. Solo una domanda è rimasta insoluta ma è così dolorosa che non la ricordo più ed in fondo non mi interessa nemmeno ritrovarla, un vagito mi chiama adesso. E’ il richiamo della felicità, vale più di qualsiasi risposta.

Casaultima modifica: 2010-09-15T19:23:00+02:00da cat_stevens
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