4: La stanza degli orrori

Non mi stupii, strano, di trovare il bip della segreteria al mio risveglio. Era una mattina di venerdì e avevo dormito particolarmente bene. Qualcosa in me, la sensazione di conoscere pur ignorando, premetti il tasto e sapevo che voce avrei sentito. “Ascoltami, devo rivelarti un segreto. Non mi perderò in preamboli. Nella tua casa in campagna c’è una stanza che … Continua a leggere

3: Violenza

L’impossibile è avvenuto. Ricordo ancora un episodio della mia adolescenza, lo accettai giustificandolo con una natura pacifica e non violenta ma dentro me, ancora rimorde. E poi quella parola… “vigliacco”, riecheggia insieme all’immagine di me ragazzino. Giocavo per strada, un pallone nuovo di zecca. La mia bisnonna me lo regalò, su di esso capeggiava la scritta “Tango”. Era tirchia ma … Continua a leggere

2: Elisa?

Elisa… Elisa… Quel nome risvegliò i miei sensi prima del cicaleccio della sveglia elettronica. Mi chiedevo cosa c’entrasse un aborto con un promemoria, cosa avesse portato l’uomo a una condizione di alienazione tale da distrarsi con l’alcol per poi rimanere in confusione. Tutto era sconnesso, maledizione! E in quel coacervo di analogie mancate che erano i miei pensieri non poteva … Continua a leggere

1: Prologo

“Bicchiere spaccato”, non c’era scritto altro. Ero abituato ai memoranda più strani, la memoria non mi ha mai aiutato nell’arduo compito di portare al termine una giornata completando ogni impegno preventivato. Da un po’ di tempo trovavo difficile spiegare con coerenza dove prendessi dei ricordi, se dal sogno o dalla realtà e, cosa ancora più strana, saltavano fuori bizzarri post-it … Continua a leggere