La stanza dei riflessi

Mi sono specchiato ed ho visto qualcosa di orribile,

il mio risveglio dall’incubo nell’incubo.

La parte destra del volto era crollata

disciolta su muscoli inerti come foglie morte,

la mia pelle irritata, i miei colori perduti per sempre.

Un ghigno era impresso,

diabolico e deridente,

gli occhi di sangue

l’aria intorno a me ferma.

Piansi ma non uscirono lacrime,

l’immagine restituiva odio.

Poi mi voltai,

restando incredulo verso l’altro specchio.

Il mio volto era tornato sereno,

pulito

bello.

Vedevo ora le lacrime,

sentivo l’anima pulsare dietro gli occhi.

Solo allora mi accorsi che mancava qualcosa,

lo specchio ometteva una verità.

Accanto al volto dannato della prima immagine,

l’epica dei miei figli,

la loro eternità.

Nella felicità dell’immagine viva,

la solitudine laconica.

Mi toccai le gote,

scoprendo che l’unica verità dei sensi

era l’umido terrore delle mie lacrime.

La stanza dei riflessiultima modifica: 2012-04-25T20:00:00+02:00da cat_stevens
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