Specchio

C’è uno specchio nell’ascensore, ha visto me con Luca in braccio. Quella volta che corsi al Pronto Soccorso, i mille sguardi trasognati, i silenzi. Poi Giulia – qualche fugace bacio al suo candore di borotalco, il suo sorriso – e infine Sofia. Oggi era ancora lì, che ci inquadrava: Sofia che mi arriva all’anca, Giulia all’ombelico e Luca quasi alla spalla. I loro sguardi persi nel vuoto felice dell’infanzia, il mio incollato a quel riverbero. Quello specchio ha contato le mie rughe, i miei capelli bianchi: erano poche decine nel 2010 e un rado ciuffetto sparso un pelo qua e uno là, oggi. Domani curverò mentre loro continueranno a crescere, poi uno alla volta cominceranno ad abbandonare quell’immagine riflessa per popolarne un’altra, in un’altra casa, in un sogno diverso, il loro. Avranno un’altra storia da ammirare, da sognare, come io ho sognato questa. Resteremo io e lei, il punto di partenza e di arrivo, per tutti i giorni che dio – o chi per lui – regalerà, continueremo a colorare quel vetro di noi, fin quando uno sparirà, poi l’altro. E anche allora, quando di noi non ci sarà che una foto e un lumino, quel vetro racconterà una favola, a chi saprà cercarla.

Specchioultima modifica: 2019-11-22T18:43:46+01:00da cat_stevens
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