Un altro bicchiere e poi smetto!

Tutto sanno che ubriacarsi ha un grande difetto, il momento di vomitare. Punto primo perché l’alito è così fetido che se sbadigli accendi i neon della stanza (e il mio era pure rotto). Punto secondo perché se nell’atto di sbadigliare, accidentalmente, metti la mano davanti fai fuori l’ultimo neurone attivo che ti era rimasto e si spegne la luce (e
non parlo di quella dei neon). Tutto inizia con un Jack Daniel in un pub. Finito di berlo, ti accorgi che l’umore è alle stelle. Pensi di essere in grado di parlare correntemente l’inglese. La ballerina sul bancone ti sorride e a ben guardare anche il suo culo ti sorride, poi ti accorgi che era solo il tanga messo di traverso. Ti rendi conto che un bicchiere effettivamente è poco, l’effetto rischia di passare da un momento all’altro. Decidi di consumare un altro Jack, stavolta doppio però, visto che è l’ultimo. Finito di sorseggiarlo, ti rendi conto di aver fatto proprio bene. La testa gira leggermente ma
ora sei in grado di parlare correntemente il cinese e l’afghano, il culo della ballerina non solo ti sorride ma ti parla pure.
Ridi rumorosamente fiero di te stesso e per un attimo ti passa in testa il pensiero che qualcuno possa considerarti un imbecille, ma dura poco, il neurone che ha fatto la spia è stato soppresso subito e torni al tuo stato di beatitudine.
Ordini un altro Jack, sicuro di poterlo reggere e senza accorgertene ordini il quarto bicchiere… L’ultimo davvero stavolta! Anche perchè hai finito i soldi.
A quel punto realizzi nel rincoglionimento più totale di aver fatto la cazzata… La stanza comincia a girarti intorno e ti aggrappi a qualcosa per fermarla, ma “Qualcosa” non gradisce e ti disegna uno splendido e indolore murales sul volto con le unghie.
Cominci a imprecare e sei consapevole di conoscere adesso tutte le principali lingue del mondo e relativi dialetti, ti senti come il Papa. Il culo della ballerina non ti sorride più, ma ti guarda storto e ti parla con la voce della De Filippi.
Riesci ad arrivare al bagno e noncurante dei milioni di stafilococchi che non aspettavano altro poggi le mani sulla tazza del
cesso dopo esserti trascinato come una lumaca su quel che resta del cesso di un pub a fine serata. A quel punto vomiti tutto, parte anche un pezzo di stomaco e in quel microsecondo di lucidità che percorre la tua mente ti accorgi che qualcuno con gravi problemi intestinali non aveva tirato lo sciaquone prima di te. E’ il buio! Socchiudi gli occhi… un attimo… Ti ritrovi la mattina nel tuo letto, vestito, con un grande cerchio alla testa che per tua fortuna non è l’aureola. Capisci che per l’ennesima volta dovresti baciare il culo al tuo migliore amico per averti riportato a casa e a giudicare
dal tuo alito pensi che probabilmente è proprio così che lo hai ringraziato ma non lo ricordi più…

Un altro bicchiere e poi smetto!ultima modifica: 2004-05-10T23:00:58+02:00da cat_stevens
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3 pensieri su “Un altro bicchiere e poi smetto!

  1. cat, io e te saremmo una coppia invincibile, sia dietro il bancone del bar, sia abbracciati alle cameriere, sia abbracciati all’unico cesso disponibile, a far festa con i cocchi del tuo post…. leggere il tuo post mi ha riportato a momenti indimenticabili , a feste infinite finite a bagno di aulin, a domeniche a letto bestemiando il Gordon dei miei negroni… ma soprattutto, e dico sopra a tutto, mi ha ricordato una miriade di culi che parlano, convegni di culi di signorine di cui non ricordo la faccia, convencion di sederi di tutte le forme e le fattezze e le consistenze e i dialetti…. leggendo il tuo post mi son venute le lacrime agli occhi… giuro… ho pianto… ho pianto dalle risate come non mi succedeva da un paio di giorni… favoloso… spero di leggerti ancora… e spero anche che un giorno racconteremo sui nostri post di culi e porte principali( come le chiami tu) di palazzine simpatiche e disponibili che divideranno con noi giri di jack e giri di negroni a gogo, fino alla fine del portafoglio…. l’unica cosa però.. ricordiamoci di avere accanto due buoni amici che nonostante l’alito ci riportino a casa e ci rimboccino le coperte…. ciao gattospelacchia to

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