Parole, solo parole

“Tutte le cose che ho visto ornano una stanza, appese a pareti di carne o riposte in credenze. Ogni pagina si apre rivelando parole come ciondoli, un soldo l’ho messo nel porcellino, un altro l’ho messo sotto il cuscino, un altro l’ho dato al mio vecchio amico. Infine tutte le monete si consumeranno con me, il mio testamento le farà solo migrare nel ricordo.”
Ecco dove vanno a finire tutti i pensieri, in otri di fango e profumo cui nessuno può attingere. La parola, il triste presagio della nostra mortalità è un anello di rame che attanaglia il collo sfibrando sospiri in sibili soffocati. La parola, l’estremo tentativo di ascendere al cuore delle stelle si è rivelata messaggera di sconforto. Quanto sarebbe più bello amare se non volessimo a tutti i costi ricoprire quei baci del loro nome? Tutto sarebbe incerto e tremare sarebbe solo un modo per emozionarsi. A volte vaneggio, preso dalla morsa di pensieri che non riesco a modellare in forma di bit. Cerco reti diverse per catturare pensieri e asfissiare paure ma la mente resta immobile ai miei tentativi di scavare, come passare una pialla su una tavola d’acqua raschiandone solo il silenzio. Fonderò una nuova religione al dio silenzio. Satana sarà la Parola, che nessuno pronuncerà; la mia bibbia la scriverò su tavole di sabbia. Tutto quello che cadrà dal cielo del dio tempo saranno attimi senza nome. Posso solo aspettare come tutti fanno sospeso come un punto a mezz’aria che attende l’eclissi o il raggio che lo risvegli, attendere cosa o quanto non so. Solo un senso non può morire, il mio eretico bisogno di musica.

Parole, solo paroleultima modifica: 2004-08-30T18:31:04+02:00da cat_stevens
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3 pensieri su “Parole, solo parole

  1. L’essenza non ha bisogni, l’essenza non andrebbe descritta. Ogni descrizione le toglie qualcosa. L’essenza è proprio la purezza, assenza di ogni parola.

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