Tragico o comico?

Cosa è più tragico e cosa più comico? Una medaglia si può rivoltare ma la realtà sfugge al paragone più del luogo comune. E' tragico vedere la mia amica che si appiccia la sigaretta sul fornello a gas e si brucia le sopracciglia e parte dei capelli? No. Ho riso e per fortuna l'ha fatto anche lei o sarei passato per cinico ma cinico non sono, tanti capelli sono morti definitivamente in quel rogo… E tragico sapere che un'idiota si è sfondata un timpano perché teneva i cotton-fiocc nelle orecchie mentre vagava per casa e nel cercare di bloccare il cerchietto che le era scivolato si è preclusa l'ascolto stereo per il resto dei suoi giorni? Un po' tragico lo è ma ho riso lo stesso. E' tragico vedere una vecchietta che cade di peso, immobile come un manichino schiantandosi sull'asfalto? Giuro che non ha mosso un dito, le è inciampato il piede in una buca e si è lasciata andare tenendo le braccia attaccate alla vita con le sporte della spesa. Rialzandola l'ho ritrovata immobile anche nell'espressione e non si è mossa neanche nell'atto di riprenderla, immobile era e immobile è rimasta. Non si è fatta nulla, era imbottita di tutto punto. Ho riso pensando che, vista la flemma la vecchina in questione deve avere molta familiarità con le leggi di Newton e le sue applicazioni. E' tragico che un ragazzo che giochi a ping-pong nel girarsi spari una frontata a qualche kilometro orario su una porta in acciaio lasciata aperta? Eppure ho riso anche allora, quando la fronte era la mia, quando il grottesco schianto non mi ha fatto sentire il dolore ma l'impulso di ridere. E ancora penso a quel mio amichetto che si era nascosto sull'albero. Era bravo a giocare a nascondino. Però è stato "accusato" perché il ramo ha fatto la spia. Era bravo a giocare a nascondino ma non brillava per furbizia. Si è messo sul ramo sbagliato e sotto c'era una recinzione con spuntoni metallici appuntiti. Mi hanno detto che uno di questi gli si è conficcato su per il culo. Sarò proprio bastardo ma ho riso, ho riso fino alle lacrime. Poteva rimetterci le gambe ma qualcuno lassù ha deciso che potesse giocare ancora. E ancora mi viene in mente l'episodio di quel ragazzino che faceva roteare il gatto tenendolo per la coda e gira gira sempre più forte sempre più forte si è avvicinato al cornicione di una finestra e ha stramazzato il micio. Quanto ho riso… Mi chiedo allora cosa segni il confine tra il tragico e il comico. Mi chiedo se il bordo della medaglia sia solo il ridicolo. Mi chiedo se voi che leggete trovate questo comico o tragico. Me lo chiedo perché mi si da del bastardo ma nessuno capisce. Non capiscono che la mediazione mi fotte. Che sentire i racconti da altre persone me li fa sembrare raccontini più che cronache; non capiscono che se vedessi davvero un bambino prendere per la coda un gatto e stramazzarlo per il cornicione il mio primo istinto sarebbe quello di dargli un pedata nel culo tanto forte da spedirlo indietro nel tempo. Non capiscono che il sangue dei film non mi tocca perché non riesco a non immaginare che sia solo pomodoro e ormai il parossismo ha raggiunto livelli tali che la guerra stessa non mi tocca fintanto che è la televisione ad archiviarla nelle mie celle neurali. Se però la immagino, se per un attimo smetto di ridere allora è peggio, molto peggio. Scatta l'empatia, quel terribile impulso di indossare abiti lesi e insanguinati e percorrere campi di dolore. Mi dico che non posso smettere, posso continuare a far volare gatti e vecchine fin tanto che un fumetto di carne aleggerà sui commedianti esaltando il ridicolo percorso della gravità. Già… tutti cadiamo, cadono anche le anime. Ma è il "come" si cade che fa la differenza. Basta esagerare, basta immaginare che quella caduta sia solo il volo di un clown e tutto il peso della gravità andrà a farsi benedire, volerà più in alto del prato di papaveri in radente sfarfallio su un rosso tappeto che sangue più non è. Possiamo piangere o ridere, io scelgo di ridere.

Tragico o comico?ultima modifica: 2004-09-24T03:36:05+02:00da cat_stevens
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