Omeopatia del poi

Il suo fiato ne toglieva al mio

il riverbero dei forse e dei se

oscurava il presente

come un atomico barbaglio

d’incoscienza –

profumata ed eterna

incoscienza.

L’unisono percuotere,

tam tam involontario,

dei nostri petti,

la notte sudata d’umori,

il sogno avvolgente…

lì, quell’attimo, immobile

e qui noi, la nostra mente,

l’attesa che quella promessa

rinasca ancora –

la felicità in forma di mantra:

pillole d’eterno

in effimere confezioni di sapone.

Omeopatia del poiultima modifica: 2011-08-13T17:24:26+02:00da cat_stevens
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